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UEFA, approvato il nuovo Fair Play Finanziario: “Obiettivo sostenibilità”

UEFA Ceferin

L’UEFA ha approvato le nuove regole legate al controllo economico-finanziario (nuovo Regolamento UEFA per Licenze per Club e Sostenibilità Finanziaria), che andranno a sostituire quelle del Fair Play Finanziario. Lo ha annunciato il presidente Aleksander Ceferin in conferenza stampa.

UEFA, approvato il nuovo Fair Play Finanziario: “Obiettivo sostenibilità”

“Il Comitato Esecutivo UEFA ha approvato le nuove regole per la sostenibilità finanziaria – ha dichiarato il numero uno dell’UEFA -. Sono molto contento di aver avuto il supporto di tutti i nostri stakeholder, dalle leghe ai club fino ai membri del Comitato Esecutivo. Il primo Fair Play Finanziario era stato introdotto nel 2010 e ha servito il primario scopo di riportare i conti dei club in equilibrio. Ma il sistema calcio è cambiato in questi anni e anche la pandemia ha mostrato la necessità di rivedere le regole per la sostenibilità”.

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Tutti hanno sperato in un “atterraggio morbido”, ma vanno allacciate le cinture di sicurezza per il nuovo volo organizzato dall’UEFA per riportare in ordine i bilanci del calcio europeo. E le nostre big sono costrette a cambiare le loro strategie sul mercato per cercare di rientrare nei nuovi parametri indicati dal sistema di sostenibilità finanziaria. Il vecchio Fair Play finanziario ha lasciato in eredità tante situazioni in bilico.

Una delle priorità della Uefa era quella di porre un freno ai costi. Il vecchio slogan “spendi quanto incassi” si converte così nel poter spendere solo una parte di quelle entrate, precisamente fino a un massimo del 70% dei ricavi, riporta il Corriere della sera. Le spese rispondono principalmente a tre voci, la somma degli stipendi, le commissioni degli agenti e le spese di mercato per l’acquisto di giocatori e allenatori. Il totale spendibile sarà il medesimo, indipendentemente da come saranno ripartiti i costi. Il controllo avverrà poi in tempo reale, all’interno dell’anno solare, non più dopo 12 mesi, come una volta, quando di fatto venivano pubblicati i bilanci.

La solvibilità è un altro dei pilastri del nuovo sistema perché, mentre in passato c’era stata fin troppa tolleranza, ora si vuole radicalmente cambiare. I controlli aumenteranno da tre a quattro (uno federale a marzo e tre da parte della Uefa a giugno, settembre e dicembre), mentre un debito scaduto si dovrà estinguere entro un massimo di 90 giorni. In pratica, se si fallisce un controllo, il club debitore deve provvedere prima del successivo, dopo tre mesi, altrimenti scatteranno automaticamente le sanzioni. Queste saranno molto più rigide rispetto al passato, perché basterà un giocatore non pagato a portare l’esclusione dal torneo.

Tutti i club con salari complessivi superiori ai 5 milioni di euro sono chiamati a rispondere anche della propria stabilità finanziaria. Ricorda la vecchia regola del pareggio di bilancio, ma dal primo giugno non conterà solo il deficit, bensì anche lo stato patrimoniale. Questo vuol dire che il patrimonio netto non potrà essere negativo, per non essere poi obbligati a migliorarlo del 10% annuo. Il deficit sarà più generoso, 60 milioni invece di 30 in un triennio, ma le spese virtuose (investimenti nei settori giovanili, femminili e per gli stadi) ora saranno prese in considerazione.

“Le valutazioni saranno eseguite in modo tempestivo e le violazioni comporteranno sanzioni pecuniarie e misure sportive predefinite. Le nuove regole diventeranno effettive dal prossimo giugno 2022, ma l’implementazione sarà graduale nell’arco di tre anni”, ha concluso la sua conferenza stampa Ceferin.

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