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Conferenza stampa, Spalletti su Osimhen: “Sta bene, ci sarà. Averlo è importante ma non averlo ci ha aiutato a capire…”

Durante la conferenza stampa alla vigilia di Napoli-Fiorentina, Spalletti dedica spazio ad Osimhen, fermo per qualche giorno per un “avvertimento in una partitina”. Contro l’Atalanta, il nigeriano non è sceso in campo per squalifica ed è stata una buona chance per Dries Mertens. Su Lobotka…

Conferenza stampa, Spalletti su Osimhen: “Sta bene, ci sarà. Averlo è importante ma non averlo ci ha aiutato a capire…”

“Sta bene, ad inizio settimana c’è stato questo avvertimento in una partitina ed abbiamo preferito farlo staccare per precauzione. Ci sarà, ha fatto gli ultimi allenamenti andando forte e non sentendo niente. Averlo è importante, ma non averlo ci ha aiutato a capire la qualità dei giocatori con cui abbiamo a che fare, ci ha confermato quanto è forte Mertens, Petagna quando ha giocato, Zanoli che non aveva mai giocato e fa il Di Lorenzo, Lozano e Elmas che entrano dopo e mettono al sicuro il risultato con forza e velocità, Osimhen è importantissimo, non lo spingete troppo… non soffiate sempre, deve stare in un gioco corale e di squadra”.

Lobotka il faro a Bergamo?
“Il play forte è quello che ti dà soluzioni, sbocchi, il gioco di squadra, ma anche qui è facile ricordare che non sempre c’è stato, ha avuto infortuni, c’era Demme che è stato spesso il migliore in campo, ma io devo scegliere e farne giocare 11 e ho dato forza a Lobotka”. Ancora: “Demme non ha avuto quest’opportunità, ma quando entrerà si farà trovare pronto e questo fa la differenza, non prendere il posto di un altro ma giocare al suo fianco, così il gruppo diventa fortissimo. Lobotka forte, ma Demme forte quanto Lobo se lo avessi fatto giocare”.

Qual è il suo sogno?
“Facilissimo da esprimere, ma non si dice, quello degli altri altrettanto facile da capire, lei se fosse nello spogliatoio con noi se ne accorgerebbe”.

Il poco spazio avuto da Mertens. Come mai?
“E’ colpa mia, il colpevole ce l’ha davanti, lui meriterebbe di giocare tutte le gare, per come si allena, gioca, ragiona, per la sua qualità negli allenamenti. Io sono convinto che ha dato un contributo importante se siamo con questa classifica, ma sono altrettanto convinto che deve ancora dare il meglio da qui alla fine. Su quelli come lui non si rimane delusi, il suo sentimento verso questi colori e questa città…. mi dispiace ma sono contento di avere persone così che mi restituiscono il massimo. Ruolo? Prima o seconda punta, con la Fiorentina giocò seconda punta in Coppa”.

Ha dei dubbi di formazione?
“Dubbi ne ho sempre, tutti si allenano bene e quando ce li hai a disposizione i dubbi verrebbero a chiunque, altre volte non li ho avuti e non avevo dubbi (ride, ndr). Ora c’è l’importanza della parttia che mi aiuta sulle scelte, i giocatori daranno tutti il massimo, lo vogliono tutti con la partecipazione dello stadio e l’atteggiamento sarà uguale per tutti, chi entrerà e anche chi non giocherà da bordo campo”.

C’è stato un momento negativo in cui la squadra ce l’avrebbe fatta a prescindere?
“Io sono partito con questa intenzione, in una delle prime conferenze dissi che volevo sapere se si rendevano conto della loro forza nell’andare ad affrontare chiunque. Il gruppo poteva dire la sua in un campionato così difficile o collocarsi in un piano alto del condominio di cui parliamo. Il momento in cui ci ha creduto di più? Questo, ora!”

Emiliana Gervetti

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