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I protagonisti (inaspettati) del Napoli di Spalletti. Obiettivi futuri ed equilibri presenti della squadra azzurra

Spalletti

Volge al termine la stagione calcistica della Serie A. Il prossimo week-end vedrà l’ultima sfida, la 38esima giornata. La massima serie del campionato italiano riserverà sorprese fino alla fine, iscrivendosi tra le più stagioni più avvincenti di sempre. Lotta scudetto e obiettivo salvezza troveranno la definitiva risposta proprio nell’ultima sfida. Mentre le milanesi si contendono lo scettro tricolore, sono le piccolette dei piani bassi ad incantare e a rimandare la permanenza in A, o meno, nel prossimo turno. E il Napoli? La delusione sovrasta il ritorno in Champions? O l’ambito ritorno, obiettivo iniziale di stagione, risulta sufficiente per pianificare il futuro?

I protagonisti (inaspettati) del Napoli di Spalletti. Obiettivi futuri ed equilibri presenti della squadra azzurra

La domanda di cui sopra risulta tra gli interrogativi più frequenti al termine di questa stagione. Dopo l’incredibile passo falso al Castellani, con la rimonta del club toscano e la sconfitta azzurra, si è chiuso il discorso scudetto, tenuto aperto sin dall’inizio del campionato. Una partenza incredibile per il Napoli di Spalletti, con un filotto di 10 e prestazioni convincenti.

Qualche stonatura cucita addosso a capitan Insigne, disturbato da qualche ombra di troppo dalla questione contrattuale. Poche reti per il numero 24, ancora per poco, azzurro, che ha intascato gol dal dischetto, consacrandosi, ancora una volta, il rigorista partenopeo. Non sono mancati i penalty sbagliati per Insigne, fino alla fine, contro il Genoa. Nell’ultima per lui, a casa sua, il destino ha regalato al numero 10 della Nazionale una seconda chance, quella giusta!

Rrahmani e Lobotka: marcia ingranata e velocità sostenuta

Se il protagonismo del capitano non è stato tra i più sfavillanti, nonostante lo stesso sia risultato imprescindibile in numerose occasioni, ci sono stati altri azzurri a far brillare i colori, personali e di squadra. La difesa partenopea ha scoperto una coppia più che convincente. Il solito diamante nero, Kalidou Koulibaly, ha incontrato un grezzo, Amir Rrahmani. Il kosovaro, infatti, egregiamente ha preso il posto di Manolas, “punito” dallo scivolone ad inizio stagione, contro la Juventus, che ha condotto alla rete dell’iniziale vantaggio bianconero con Morata. Non c’è solo Rrahmani tra i protagonisti del Napoli spallettiano. Stanislav Lobotka, per molti versi, è stata un’autentica riscoperta. Giunto nel 2020 in azzurro, “accantonato” in panchina, poco visibile rispetto al compagno Demme, lo slovacco ha totalmente ribaltato le gerarchie. Con “concorrenti” di tutto rispetto come Fabian Ruiz e Anguissa, il numero 69 si è imposto come regista, con una conduzione di palla e di gioco singolare, con un palleggio rappresentativo del suo gioco, apprezzato e a tratti imprescindibile. Per lui, un gol incredibile contro il Genoa, che ha interrotto un digiuno piuttosto lungo.

Dries Mertens, il belga brilla ancora di luce (azzurra) propria

La stagione porta inevitabilmente il nome di Victor Osimhen, per la freschezza dei gol. Nondimeno Dries Mertens ha confermato se stesso. Il belga, non appena ha avuto la giusta visibilità, ha dimostrato il suo registro, il suo fiuto per le reti e le elegantissime giocate, mai banali e sempre pungenti. Il Napoli del futuro, con un atteso rinnovo, passa anche per il numero 14.

Emiliana Gervetti

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