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Belgio, l’ex ct Leekens: “Mertens non sarà Maradona ma…”

Vertonghen

L’ex commissario tecnico dei diavoli fiamminghi Georges Leekens ha parlato ai taccuini dell’edizione odierna de Il Mattino di Dries Mertens, pupillo dello stesso Leekens (“Era nelle giovanili quando allenavo il Genk, ma era ancora molto piccolo. Poi l’ho ritrovato nel Belgio. Lo convocai per la prima volta quando giocava all’Utrecht, nonostante avesse un’importante concorrenza per essere titolare. Ma col tempo ha fatto progressi notevoli e oggi vanta una carriera fantastica”, dice) e sul quale tiene banco la questione rinnovo col Napoli…

Belgio, l’ex ct Leekens: “Mertens non sarà Maradona ma…”

“Dries ha fatto dei progressi mostruosi. Da giovane era un dribblatore, poi si è adattato e ha compreso di dover diversificare il suo gioco. Per me in attacco può giocare ovunque, basti vedere che ha imparato a fare benissimo il centravanti, ruolo nel quale senza un fisico da corazziere devi occupare bene gli spazi e devi giocare senza pensare. E, soprattutto, lui sa giocare benissimo senza palla. È un valore aggiunto e ha un’intelligenza calcistica elevatissima. Non sarà Maradona ma… parliamo comunque di un monumento! È un calciatore dalla piccola taglia ma dall’enorme rendimento. E non mi sorprende che sia tanto amato, è un ragazzo d’oro, al quale vogliono bene tutti. Anche in Belgio è uno dei più amati dai tifosi. Spero vivamente che rinnovi con il Napoli. Anche due anni fa la situazione era in bilico e poi si risolse in modo positivo. Dries ha dato e ricevuto molto a Napoli e può ancora essere protagonista. Ha solo 35 anni, non ha avuto infortuni gravi e si prende molto cura di sé. Futuro da dirigente? Per ora è ancora un calciatore. È vero che alcuni suoi ex compagni come Kompany e Vermaelen già stanno allenando, mentre lui in futuro sicuramente potrebbe essere un’ottima figura di raccordo tra la dirigenza e lo spogliatoio. Molto dipenderà dalla sua volontà. Ma per ora lasciamolo continuare a giocare, possibilmente con la maglia azzurra. Il Napoli è ormai parte di lui, e viceversa. La generazione dorata del nostro paese merita di riscuotere finalmente un premio come il Mondiale. E sogno un gol decisivo in finale proprio di Dries”.

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