Oggetto misterioso a Torino sotto la gestione Pirlo/Allegri, sembra tornato quello che tanto bene aveva fatto a Parma. Lo svedese, da quando è arrivato a Londra, ha segnato 6 gol in 29 partite, tra tutte le competizioni, servendo ben 11 assist. Tutto un altro ruolino di marcia rispetto alla mezza stagione vissuta con Max Allegri a Torino, chiusa con 27 gare, due gol e tre passaggi vincenti.
Tottenham, Kulusevski: “Lasciare la Juve? Scelta giusta. Che differenze tra Conte e Allegri…”
La Gazzetta dello sport incontra il talento svedese, intervistandolo: “Le colpe di un mio mancato exploit alla Juve? Non lo so, nel calcio a volte le cose vanno semplicemente male. Io non ho cambiato nulla di me stesso in questi mesi: mentalmente andavo e vado sempre in campo per dare il massimo. Alla Juve, però, non funzionava al di là di quanto mi impegnassi io. Sono un tipo che ama guardare avanti, più che indietro. Di sicuro alla Juventus non mi sentivo benissimo per tanti motivi diversi e quando ti rendi conto che le cose non vanno, poi è difficile invertire la rotta restando nello stesso ambiente. Perciò la scelta di andare via dall’Italia è stata la migliore che potessi fare in quella situazione”, ha dichiarato Dejan Kulusevski, colonna portante del Tottenham di Antonio Conte.
“In Inghilterra mi trovo alla grande, va tutto meglio rispetto a Torino, sia in campo che fuori. Come ho detto, adesso ho davvero sempre voglia di giocare a calcio. E di vincere per la mia squadra”, prosegue Kulu, che ringrazia soprattutto il manager salentino: “Al Tottenham il mio corpo è cambiato, grazie soprattutto agli esercizi in palestra, in pochissimo tempo. Si lavora molto tutti i giorni, e meglio di quanto facessi in Italia. Amo come ci alleniamo a Londra e di sicuro il merito è del nostro tecnico: sono felicissimo di giocare per lui. Ho grande rispetto sia per Allegri che per Conte ed entrambi hanno vinto tanto in carriera, ma il lavoro e l’idea di calcio sono completamente diversi. Al Tottenham, come ho già detto, si fatica molto di più in palestra e i risultati si vedono. Posso dire che dalla Juve agli Spurs mi è cambiato il mondo e su Conte va detta una cosa: non ho mai conosciuto in carriera una persona più motivata di lui. Uno così, quando ti parla, ti entra per forza nel cuore”.
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