Classe 2003, fare da veterano. Giorgio Scalvini, pupillo di Gian Piero Gasperini, ha rilasciato le sue impressioni alla Gazzetta dello Sport. Ha parlato del suo momento, quello della squadra e soprattutto del Napoli, prossimo avversario degli orobici (sabato alle 18 al Gewiss di Bergamo).
Atalanta, Scalvini: “Napoli spettacolare, ma proveremo a fargli male”
“Avere testa per me significa anzitutto saper restare umili, sintonizzati con la realtà. I piedi sono un dono, e comunque puoi lavorarci. La testa no: o ce l’hai, o non ce l’hai”. Giocare da difensore o centrocampista? “Quando il mister mi ha impostato da centrocampista, capire un ruolo nuovo non è stato facile: avevo appena imparato come fare il difensore per Gasperini, che vuole altre cose rispetto ad altri. La sconfitta contro la Lazio? Difensivamente pensavamo di essere cresciuti, e invece non si finisce mai di migliorare: soprattutto 1 tempi dell’anticipo nell’aggressione per il recupero palla. E con il Napoli servirà. Il Napoli è una squadra fisica, veloce, e di grande qualità offensiva: e questo resta, anche se sono cambiati diversi uomini. Le parole di Klopp sugli azzurri? Lo dicono i numeri, non solo Klopp. Bisogna cercare di metterli in difficoltà, studiandole loro caratteristiche: hanno grandi individualità, giocano in modo spettacolare, ma anche loro, come tutti, possono avere difficoltà. Su quelle punteremo per provare a fargli male. Come il Liverpool martedì sulle palle inattive? Noi ci proviamo con tutti e lo faremo anche con loro: provare a fermare i più forti è una di quelle sfide che piacciono a noi: è pur sempre la prima contro la seconda, no? Giocatori chiave azzurri? Lobotka, Kvaratskhelia, Osimhen? E Kim in fase difensiva no?”.
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