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Napoli, arriva un altro riconoscimento per Kim: “Il miglior giocatore di ottobre è lui”

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Photo by Francesco Pecoraro/Getty Images)

Kim Minjae è stato eletto MVP, miglior giocatore del campionato italiano, del mese di ottobre. Il riconoscimento è stato assegnato dall’Associazione Italiana Calciatori che premia ogni mese il “Most Valuable Player”, ovvero il calciatore che maggiormente si è distinto in Serie A. Kim nel mese scorso fu eletto “Player of The Mounth” dalla Lega Serie A quale miglior giocatore del campionato nel mese di Settembre. Lo riportano i canali ufficiali azzurri

Napoli, arriva un altro riconoscimento per Kim: “Il miglior giocatore di ottobre è lui”

L’Assocalciatori ha votato Kim Min-jae come Mvp del mese di ottobre. Il difensore del Napoli è stato scelto dall’Aic come Most Valuable Player del mese. Per lui si tratta del secondo riconoscimento, dopo il premio di miglior giocatore del mese di settembre della Serie A. Di seguito, il comunicato dell’Aic:

Kim Min-Jae è un difensore moderno, o almeno così descriviamo quei difensori che amano difendere in avanti, dominare gli attaccanti fisicamente, e che in più hanno doti atletiche eccezionali, che li mettono a proprio agio anche nella complessa situazione tattica e psicologica di lasciare scoperti decine e decine di metri di campo alle proprie spalle. Tutte queste cose già le sapevamo, più o meno, quando è arrivato in estate in Italia, in un periodo in cui diversi club europei – pare – volessero comprarlo. Un conto però è avere queste doti in astratto, e un conto è saperle esercitare senza sbavature anche in un campionato difficile come quello italiano. Un campionato in cui magari i difensori possono difendere in contesti meno ansiogeni della Premier League – dove l’intensità disordina tempi e spazi e ai difensori occorre sangue freddo per poter ricucire tutto, tamponare il caos. Però quello italiano è anche un campionato in cui ai difensori viene perdonato poco, soprattutto ai difensori come Min-Jae, che col loro stile esuberante sono fisiologicamente più inclini all’ errore. Ecco, Min-Jae queste doti le ha mostrate sin dalla prima giornata, senza risentire il benché minimo problema di adattamento. Demolendo subito tutto lo scetticismo che si può nutrire su un difensore che non ha mai giocato in quelli che consideriamo campionato “di alto livello”. Un difensore che non conosce la lingua, che fino a due anni fa era nel campionato cinese”.

Poi c’era un livello supplementare di scetticismo, perché Min-Jae non veniva a ricoprire un ruolo qualsiasi ma a raccogliere l’eredità di uno dei migliori difensori della storia del Napoli, uno dei migliori in Serie A per diversi anni, Kalidou Koulibaly. Min-Jae magari era forte, ma era abbastanza forte da poter raccogliere quel tipo di eredità? Min-Jae avrebbe mantenuto quel livello di prestazioni? In questo mese di ottobre, in cui Min-Jae ha vinto il premio di calciatore del mese AIC, non solo ha dimostrato di poter eccellere anche senza Rrahmani. L’assenza del difensore kosovaro ha messo sulle spalle di Min-Jae ancora più responsabilità. Si diceva da inizio anno: il Napoli ha molte soluzioni offensive ma poche difensive. Manca un terzo centrale di alto livello. Con Rrahmani fuori per infortunio Min-Jae ha avuto al suo fianco Juan Jesus – che ha giocato poco negli ultimi anni – e Ostigard, ancora inesperto in Serie A. Il Napoli ha subito più gol del solito, ma senza mai mettere a rischio le proprie vittorie. Il Napoli sta brillanto per la spettacolarità del suo attacco, ma grazie alle solide fondamenta difensive che l’attacco si sente più libero. Kim Min-Jae a ottobre ha superato ogni scetticismo, mettendosi in luce come uno dei migliori centrali difensivi del campionato.

Com’è possibile che un giocatore che non ha mai giocato in Champions possa sostituire Kalidou Koulibaly? Un ritornello alla stregua di una hit musicale, questa estate, su una piazza – quella azzurra – che si interrogava sulla direzione che il progetto partenopeo stava prendendo dopo la rivoluzione. Il resto è tutta storia che conosciamo e che stiamo ancora continuando a conoscere.

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