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Mondiali Qatar 2022, “Omosessualità malattia mentale”: la frase schock dell’ambasciatore

fifa qatar 2022

Khalid Salman, ambasciatore dei Mondiali 2022 in Qatar, ha rilasciato un’intervista controversa a meno di 10 giorni dall’inizio della rassegna FIFA definendo l’omosessualità proibita e una malattia mentale: “tutti accetteranno che i gay vengano nel nostro Paese. Ma loro dovranno accettare le nostre regole”. Parole che hanno riaperto il vespaio di polemiche sul Qatar e sulla FIFA.

Mondiali Qatar 2022, “Omosessualità malattia mentale”: la frase schock dell’ambasciatore

“Durante i Mondiali arriveranno molte cose nel nostro Paese. Parliamo dei gay – ha dichiarato Salman – La cosa più importante è la seguente: tutti accetteranno che vengano nel nostro Paese. Ma loro dovranno accettare le nostre regole”. Prima di essere interrotto dal portavoce del comitato organizzativo dei Mondiali (che ha chiuso bruscamente l’intervista), l’ambasciatore di Qatar 2022 ha inoltre rincarato la dose tenendo a sottolineare il fatto che: “L’omosessualità è haram (che significa proibito) perché è un danno psichico”. L’omosessualità, come si è potuto constatare anche nei mesi scorsi, in Qatar è severamente vietata e può essere punita con sette anni di reclusione. L’emiro Al-Thani aveva dichiarato a fine settembre che tutti i membri della comunità LGBT saranno accolti “senza discriminazione” durante i Mondiali, mentre la Fifa, ha assicurato nelle scorse settimane che le bandiere arcobaleno, simbolo della comunità LGTB, saranno autorizzate nelle vicinanze degli stadi.

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