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Napoli, Zerbin: “Gioco poco, ma non sarei andato da nessun’altra parte”

Zerbin

“Ritiro? Ne è passato di tempo da Castel di Sangro, non ero neanche certo di restare nel gruppo, e ritrovarsi ora con questo distacco… non se lo aspettava nessuno ma eravamo consapevoli di poter fare grandi cose, ne eravamo consapevoli dal primo giorno.” Così Alessio Zerbin ai microfoni di Radio Kiss Kiss.

Napoli, Zerbin: “Gioco poco, ma non sarei andato da nessun’altra parte”

“La vittoria di Francoforte? Abbiamo dimostrato in Champions che non è un rendimento che teniamo solo in Italia. Sappiamo che sarà un cammino difficile, ma sappiamo di avere tutte le carte in regola per andare più avanti possibile” – ammette l’esterno offensivo, rimasto a Napoli nonostante l’interesse di alcuni club di A che gli avrebbero sicuramente garantito maggior spazio. C’è anche Zerbin, dunque, nel progetto Napoli. “Come ha detto Simeone non giocare non è mai facile, ma quando sei in un gruppo così forte anche pochi minuti, allenarsi e farsi trovare pronti, fa la differenza. Non a caso chiunque venga chiamato in causa fa sempre benissimo e questo fa la differenza in un percorso lungo”.

“L’interesse di altri club? Non ci ho mai pensato ad andare via, non ho mai chiesto di andare via, mi trovo benissimo qui, mi sento parte del progetto e vogliamo conquistare qualcosa di importante, mi sento dentro questo sogno che cercheremo di raggiungere in tutti i modi. Sono contento di stare qui per qualcosa di grandissimo. L’Empoli sabato? Nel calcio lo sappiamo, un episodio può cambiarti la stagione, e andiamo a fare una partita non facile, loro sono una buona squadra, di qualità, hanno vinto a San Siro e vincere lì non sarà semplice. Le insidie sono sempre dietro l’angolo e si può ribaltare tutto, non dobbiamo pensare al vantaggio ma solo a continuare a spingere”.

“L’entusiasmo che si respira in città? Sì, un calore incredibile, sentiamo la responsabilità nei loro confronti, il Maradona è sempre pieno, girano l’Europa per noi, appena caliamo un po’ sentiamo il calore che ci dà la spinta, è motivo d’orgoglio spingere sempre di più per loro che ci credono ancora più di noi.

“La mia crescita qua? Spalletti mi tiene per migliorare alcuni aspetti, ora ho appena finito l’allenamento con lui e proprio a livello tecnico col pallone mi ha tenuto per migliorare delle cose. E’ motivo di crescita, mentale, ma anche tecnica sul campo. Lui in questo è veramente bravo, ti fa dare il meglio. Il gruppo? Se non ci si sente in famiglia poi anche in campo puoi essere bravo e tecnico quanto vuoi, i risultati non arrivano. Il Napoli invece è una famiglia, sta bene insieme, va a cena insieme, è il punto di forza maggiore. Obiettivi personali? Resta un sogno la nazionale, non ci penso, fu motivo d’orgoglio, ma ne devo fare di strada per essere parte integrante, esserci non è mai banale perché è il massimo livello”.

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