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Milan, Diavolo in alto mare: difesa colabrodo e attacco sterile. Pioli deve cambiare

La squadra di Pioli si riscopre fragile e a Udine incassa la seconda sconfitta consecutiva lontano da San Siro. Si fa più dura per la lotta Champions, ma a spaventare i rossoneri sono i numeri di tutto il 2023 e un attacco che, senza Giroud, fatica a rendersi pericoloso. Ecco i dati e l’analisi del momento del Milan che si appresta ad affrontare in poco più di due settimane lo spettro Napoli in tre occasioni…

Milan, Diavolo in alto mare: difesa colabrodo e attacco sterile. Pioli deve cambiare

All’orizzonte un quarto di finale di Champions League tanto affascinante quanto ostico, contro un Napoli che fa il bello e il cattivo tempo in Italia e in Europa. Ma il presente del Milan dice altro: la brutta sconfitta di Udine – la quarta nelle ultime cinque trasferte in Serie A, tante quante nelle precedenti 54 fuori casa – mette a serio rischio il quarto posto e la Champions League per la prossima stagione. Un punto nelle ultime tre giornate, quello a San Siro contro la Salernitana: prima lo stop di Firenze e ora quello alla Dacia Arena. Stefano Pioli aveva cambiato l’assetto della squadra dal 4-2-3-1 al 3-4-2-1 per farla uscire dalle acque stagnanti. L’esperimento è riuscito fino a un certo punto: ora è di nuovo crisi di risultati. Ma non solo: anche di identità.

Le premesse non erano state incoraggianti, con quel gol subito nei primi 10 minuti dopo un avvio di grande passività. Poi il rigore (ribattuto) di Ibrahimovic aveva rimesso a posto le cose, ma giusto per una manciata di secondi perché Beto ha riportato avanti l’Udinese ed Ehizibue ha chiuso i conti nella ripresa. È la terza partita consecutiva in Serie A senza vittorie… Senza Giroud (l’unico a mantenere vivo l’attacco) e con una difesa in crisi nera, il fatto sta diventando grave…

Eppure prima di questo periodo, c’era stato un febbraio quasi perfetto per i rossoneri. 4 successi consecutivi (compreso l’1-0 al Tottenham nell’andata degli ottavi) in cui non si erano visti grandi progressi in attacco (5 gol totali), ma il passaggio alla difesa a 3 aveva garantito miglioramenti dietro: porta inviolata per 360 minuti e squadra di nuovo pienamente in corsa per la Champions. Manca ancora tanto e il quarto posto è assolutamente alla portata, ma chiaro che dall’Europa può passare la rivincita del Milan nonché un’occasione diversa per centrare l’obiettivo di qualificarsi per la prossima edizione. Ma Pioli è stato chiaro: “Ora dobbiamo pensare solo al campionato, analizzeremo gli errori e faremo bene anche in A”. Intanto c’è il Napoli ad aprile…

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