Il pareggio di Salerno complica ulteriormente la corsa dei nerazzurri verso un posto in Champions League e peggiora ulteriormente la posizione dell’allenatore piacentino. Secondo la Gazzetta dello Sport il cambio immediato della guida tecnica non è un’opzione sul tavolo della società. A meno che la squadra rimedi una sconfitta pesante martedì contro il Benfica: in quel caso nulla si può escludere.
Inter, l’esonero di Inzaghi non è un’opzione per quest’anno. Ma…
Simone Inzaghi e una panchina traballante, ma al momento il cambio immediato della guida tecnica non è un’opzione sul tavolo. La società, infatti, non è convinta che sostituire l’allenatore sia la soluzione di tutti i mali, o che almeno non lo sia nell’immediato, scrive la rosea.
Avanti con Inzaghi, quindi, a meno che succeda l’irreparabile, ovvero che l’Inter – impegnata nei quarti di finale Champions League contro il Benfica l’11 aprile – esca da Lisbona con le ossa rotte sia a livello di prestazione che di risultato: in caso di sconfitta pesante – e solo in questo caso – la dirigenza potrebbe anche pensare all’ipotesi estrema, ovvero all’esonero di Inzaghi a poco meno di due mesi dalla fine della stagione.
La mossa si spiegherebbe con la volontà di dare una scossa a una squadra che produce sì palle gol in quantità industriale (salvo sprecarne la quasi totalità) ma che sembra avere perso la fiducia nei propri mezzi e – soprattutto – l’abitudine alla vittoria. In sintesi: affermare che Inzaghi si gioca la panchina contro i lusitani è certamente un’esagerazione, ma è altrettanto vero che un tracollo potrebbe rendere indifendibile la posizione del tecnico.
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