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Frosinone, è Serie A con tre turni di anticipo. La rivincita di Grosso e Insigne jr

Una data emblematica, quasi a sigillare un percorso. Lavoro e costanza premiano il Frosinone, che torna in A grazie a un percorso netto sigillato dagli ultimi 3 punti conquistati grazie al 3-1 contro la Reggina. Borrelli, Insigne e Caso scatenano l’urlo promozione sotto la fitta pioggia dello Stirpe. Quattro anni dopo, il Frosinone sarà di nuovo massima serie.

Frosinone, è Serie A con tre turni di anticipo. La rivincita di Grosso e Insigne jr

A guidare i giallazzurri, dalla panchina, Fabio Grosso, uno degli eroi più emblematici dei Mondiali 2006, ma ancora in attesa della prima, vera soddisfazione da tecnico dopo le esperienze poco fruttuose con Bari, Hellas Verona, Brescia e Sion, dopo aver cominciato a muovere i primi passi da allenatori nel settore giovanile della Juventus.

La dirigenza frusinate, con a capo il presidente Maurizio Stirpe, ancora scosso, come tutta la città, dall’improvvisa scomparsa del fratello Curzio, avvenuta una settimana fa, ha puntato fortemente su di lui senza stravolgimenti, nonostante il beffardo nono posto della stagione passata.

Una squadra assemblata con un bel mix di talento ed esperienza, gioventù e un capitan Lucioni in grande spolvero. Là davanti, a segnare nella splendida e rinnovata casa dello Stirpe, stadio gioiello di un’impiantistica così rara da trovare nel calcio italiano, il bomber Samuele Mulattieri con 12 reti (assente per infortunio nelle ultime tre partite), Giuseppe Caso a quota 8 così come Roberto Insigne, fratello del più noto Lorenzo e specialista dei calci piazzati. Una bella soddisfazione per il più piccolo di casa Insigne, alla seconda promozione in A, dopo quella conquistata in maglia sannita.

Una festa, quella frusinate, durata l’intera notte. All’alba il sindaco ciociaro Riccardo Mastrangeli ha parlato di “felicità e orgoglio tutto ciociaro che si mescolano nel salutare il prestigioso traguardo”.

Alla partita con la Reggina non era presente, per la prima volta, il presidente Maurizio Stirpe, in segno di lutto per la morte del fratello Curzio, stroncato in settimana da un malore. A lui ed alla famiglia il sindaco ha rivolto “un grande ringraziamento. La famiglia Stirpe ha infuso la propria vision ed i propri valori in questa grande avventura calcistica che è stata in grado di sviluppare una vera cultura di riscatto e valorizzazione del territorio partendo dallo sport”.

Quella della società ciociara è un successo non solo sportivo, ma anche economico: tra diritti tv e paracadute, infatti, il salto in A vale come minimo oltre 30 milioni di euro.

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