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Napoli, Ostigard: “Questo club mi ha voluto fortemente. La partenza di Kim? Per me è stata positiva…”

Ostigard
Photo by Francesco Pecoraro/Getty Images)

L’estate del Napoli è stata una miscela di emozioni, con la gioia incontenibile per uno scudetto atteso 33 anni diluita in amarezza per le partenze di alcuni dei protagonisti della cavalcata tricolore. E la necessità di trovare un tecnico e un direttore sportivo nuovo ha portato inevitabilmente ad un gioco di sostituzioni ed inevitabile confronti col passato. Fra quelli più difficili da reggere c’era sicuramente quello con Min-Jae Kim, premiato dalla Lega Calcio come il miglior difensore della Serie A 2022/23. Eppure, grazie al carattere di Leo Skiri Østigård, che ne ha raccolto internamente al gruppo l’eredità, il segno di rottura con quel che era stata si è rivelato meno profondo del previsto. Lo riporta Transfermarkt

Napoli, Ostigard: “Questo club mi ha voluto fortemente. La partenza di Kim? Per me è stata positiva…”

“Nessuno qui è felice della sua partenza. È una grande persona e ne sentiamo la mancanza”, ha raccontato il difensore norvegese riferendosi al suo collega sudcoreano in un’intervista rilasciata a Transfermarkt. “Ha avuto una grande opportunità: a quanto pare poteva decidere fra Manchester United e Bayern Monaco e alla fine ha optato per i bavaresi. È stata una buona scelta. È innegabile che la sua partenza abbia avuto dei risvolti positivi per me. Le mie possibilità di giocare sono aumentate immediatamente e ora tocca a me fare del mio meglio. La stagione precedente è stata difficile per me. È più facile mostrare le proprie qualità quando si hanno diverse partite di fila piuttosto che una sola ogni tanto”.

Del resto, quella di giocare per gli azzurri era stata una decisione ponderata e sentita, impossibile da ritrattare per semplici dinamiche di campo. “Il Napoli mi ha voluto fortemente, i dirigenti mi chiamavano ogni settimana. Ci sono volute undici, dodici settimane per chiudere il trasferimento. Dire no sarebbe stato molto difficile e non mi sono mai pentito di aver scelto questo club così speciale”. Ancor di più oggi in cui si sta prefigurando la possibilità di diventare nuovo leader del pacchetto arretrato partenopeo, già visualizzata fra gli obiettivi personali e favorita da nuovo valore di mercato da 10 milioni di euro, aumentato di 3 dopo l’ultimo aggiornamento della Serie A, ha ribadito con l’orgoglio e caparbietà di chi riconosce le proprie capacità sebbene le sfide da affrontare siano innumerevoli. Una su tutte: mantenere il tricolore sul petto.

“Ripetersi non sarà facile. Ci sono molte squadre attrezzate. L’anno scorso tutti si è incastrato alla perfezione. Abbiamo giocato il nostro miglior calcio, è stato incredibile, sebbene quando si è iniziato a vedere il traguardo si è percepita una leggera ansia. Anche se ho giocato poco, credo di aver contributo al risultato finale. Ho imparato molto da questa nuova esperienza. Per come la vedo io, se vuoi vincere lo scudetto hai bisogno di una buona squadra con giocatori che si aiutano a vicenda, invogliano a superare l’asticella. Credo che la squadra sappia che anche i giocatori che non hanno giocato molto sono stati molto importanti per il club. Perché abbiamo dato il massimo in ogni allenamento per mantenere alta la qualità. Al momento non siamo ancora al livello di un anno fa ma dobbiamo restare nella scia delle prime”.

Insomma, Napoli come punto fisso, dopo anni in giro per l’Europa. “Dopo anni in prestito, cercavo un posto dove poter restare più a lungo. Sono davvero felice di essere qui. È diverso dall’Inghilterra: è impossibile descrivere come ci si sente a giocare per il Napoli, bisogna essere qui per capirlo. I tifosi vivono per il calcio, è come una religione. […] Ovviamente è stato molto utile giocare in Paesi e campionati diversi. Mi ha permesso di acquisire nozioni, migliorarmi costantemente. Ora non ho intenzione di fermarmi, sarebbe sbagliato. Io voglio sempre di più, è questo che mi anima. Su quello che ho ottenuto ci rifletterò a 40 anni, quando avrò chiuso con il calcio (ride).”

 

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