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Napoli, prende corpo il lavoro “sottotraccia” di Manna: c’è uno “sgarbo” a Giuntoli

Naturalmente a fari spenti ma qualcosa comincia a muoversi e, come da tradizione, riguarda il fresco prossimo passato del nuovo dirigente in pectore degli azzurri. Lo riporta QN Sport.

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Sempre come da consuetudine, i primi nomi sono presenti sul proprio taccuino personale già da tempo e alcuni di essi incontrano il plauso e l’interesse anche di Aurelio De Laurentiis, che intanto si difende come può sulle presunte plusvalenze fittizie legate all’acquisto di Victor Osimhen: per la precisione lo fa provando a scaricare qualsiasi eventuale responsabilità su Cristiano Giuntoli, giusto per rimarcare ulteriormente il codazzo velenoso di un rapporto finito malissimo.

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In realtà, ovviamente la situazione è ben più complessa e proprio un gran capo accentratore del calibro di ADL sa bene che le firme apposte a chiusura di qualsiasi operazione spostano di molto l’ago della bilancia. Se questo è un passato amarissimo, il futuro potrebbe vedere il patron cedere realmente parte dei suoi poteri in sede di mercato per dare spazio e fiducia al giovane ma ruspante Manna, che lavora già per il Napoli e in un certo senso pure contro la sua Juventus.

Basti pensare al primo nome della sua lista, curiosamente già sondato dai partenopei nei mesi scorsi ma senza frutti: Georgiy Sudakov piace non poco al quartier generale di Castel Volturno, che a gennaio si era spinto a offrire 40 milioni allo Shakhtar Donetsk, che però aveva risposto picche.

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Dal centrocampo all’attacco, dove tutto o quasi sarà fatto in funzione del probabile (ma tutt’altro che sicuro) addio di Osimhen: qualora, nonostante il rendimento sul campo non all’altezza dei giorni d’oro, dovesse uscire davvero un club pronto a offrire tra i 120 e i 130 milioni, da coprire con o senza passare dalla clausola rescissoria, il Napoli proverebbe ad accaparrarsi uno tra Santiago Gimenez e Jonathan David, entrambi a loro volta seguiti da ben prima dall’imminente avvento del nuovo corso.

Una novità targata Manna però c’è e riguarda proprio la sua Juventus ben più di Sudakov, finora soltanto un obiettivo comune alle due acerrime rivali (e a molte altre società): il prossimo direttore sportivo del Napoli potrebbe fare uno sgambetto al suo prossimo passato provando ad accaparrarsi Matias Soulé, oggi in prestito al Frosinone con buon profitto.

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Gli ostacoli però non mancano e i più ostici, curiosamente, sono di natura interna. Già, perché, si sa, la Juventus almeno il sacrificio di un giovane emergente potrebbe farlo per dare avvio a sua volta a una rifondazione.

Il talentino argentino è uno dei principali indiziati, ma a destra in casa Napoli c’è molto affollamento: dal veterano Matteo Politano, fresco di rinnovo a cifre importanti, all’anonimo Jesper Lindstrom, costato però 30 milioni.

Poi c’è Cyril Ngonge, a sua volta pagato 20 milioni appena poche settimane fa: l’impatto, a maggior ragione nel contesto complicato di approdo, è stato buono, ma una serie di infortuni stanno rallentando a ripetizione il sodalizio prima che scocchi la scintilla.

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