Home » Malta, Marcolini sfida la “sua” Italia: “Che bello sentire l’Inno di Mameli, anche da avversario. C’è volontà di essere propositivi”
Altre squadre Napoli OF News

Malta, Marcolini sfida la “sua” Italia: “Che bello sentire l’Inno di Mameli, anche da avversario. C’è volontà di essere propositivi”

Da dicembre l’ex centrocampista di Bari e Chievo è il c.t. della nazionale che domani sfida l’Italia di Mancini per le qualificazioni europee.

Malta, Marcolini sfida la “sua” Italia: “Che bello sentire l’Inno di Mameli, anche da avversario. C’è volontà di essere propositivi”

Ex centrocampista di Bari, Atalanta e Chievo Verona, solo per citarne alcune, negli ultimi dieci anni ha allenato, soprattutto in Serie C. Bergamo e l’AbinoLeffe hanno segnato la sua ultima esperienza in patria. Poi, da Malta, la chiamata che non ti aspetti. Quella di una nazionale maggiore, quella dei “Cavalieri di San Giovanni”. La stessa che spesso e volentieri ha deciso di affidare la massima espressione del proprio calcio a tecnici italiani, non ultimo Devis Mangia.

“È un’avventura che sto vivendo molto bene, credo di aver avuto un’opportunità straordinaria, che mi permette di vivere emozioni come quella in Macedonia, con l’esordio europeo. Mi regala la possibilità di sfidare la mia nazionale, di sentire l’inno anche se dall’altra parte della barricata. Credo sia giusto fare tesoro di queste cose, a parte il punto di vista sportivo ci sono emozioni forti. Poi vedremo che partita sarà”, ha detto a Sky Michele Marcolini.

“Io penso che in Macedonia abbiamo fatto una buona partita, il primo tempo è stato equilibrato e forse abbiamo avuto la migliore occasione. Poi nel secondo tempo Elmas e Čurlinov hanno fatto la differenza, sono due giocatori di caratura internazionale. Però la mia squadra non ha mollato e anzi ha reagito, aver messo lì la Macedonia vuol dire che qualche fastidio agli altri lo possiamo dare. Ho trovato una squadra ben organizzata, Mangia (Devis, ex ct maltese, ndr) ha fatto un buon lavoro; ho trovato un calcio diverso da quello italiano, meno atletico, cerco di costruire una squadra che dia il cento per cento. È una squadra che, quando può, sa giocare. Sicuramente c’è la volontà di essere propositivi, poi bisogna sempre scontrarsi col valore degli altri e cercare di fare le cose giuste”.

“L’Italia verrà qua super aggressiva. Speriamo ci possa lasciare qualche spazio: quando si attacca può capitare e noi speriamo di poterlo sfruttare. Vedremo… Io vado controcorrente: credo che Mancini stia facendo un bel lavoro, ormai ad alti livelli il valore si è livellato e basta un episodio. Non è facile, noi siamo abituati bene e fa male non veder disputati due mondiali, ma credo che a livello di prestazioni l’Italia ci sia sempre stata. Quanto a noi, dobbiamo tenerci strette certe emozioni, portarle in campo perché ci diano entusiasmo. Magari per qualcuno non sarà facile giocare contro l’Italia in uno stadio strapieno, cosa che non accade spesso qui a Malta. Le emozioni saranno da gestire, però quello è anche il mio compito: queste sono le cose belle che possono succederci”.

Se vuoi sapere di più sul Napoli, tieniti aggiornato con www.gonfialarete.com