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Napoli, perdere contro la Roma è stato un bene?

Negli ultimi due mesi è spesso ricorsa in moltissimi tra tifosi, giornalisti e addetti ai lavori l’idea che Napoli e Juventus avrebbero potuto mantenere una marcia costante che li avrebbe portati allo scontro diretto di aprile con il Napoli in vantaggio di un punto. La rete di Dybala e la (conseguente?) sconfitta degli azzurri con la Roma hanno improvvisamente sconvolto questa previsione. E’ chiaro che con 6 partite ancora da disputarsi (7 per i bianconeri) prima di arrivare allo scontro diretto sono davvero ancora possibili tutti gli scenari, ma volendo mantenere il pensiero degli ultimi mesi secondo il quale Juve e Napoli potrebbero ragionevolmente mantenere fino a quel momento lo stesso passo, alla sfida dello Juventus Stadium si arriverebbe con i bianconeri in vantaggio di 2 punti. E’ evidente che per gli azzurri poter giocare lo scontro diretto con 2 risultati su 3 sarebbe un vantaggio matematico enorme. Ma siamo così sicuri che lo sarebbe anche a livello tattico? Come affronterebbe il Napoli di Sarri questo scontro diretto sapendo di poter contare sul pareggio. Siamo sicuri che giocherebbe nel suo solito modo, impostando una partita di attacco e imponendo il proprio gioco? Siamo sicuri che rischierebbe davvero di essere colpito in contropiede dalla Juventus (come peraltro già accaduto all’andata) perdendo, in questo caso non solo la partita ma, di fatto, lo Scudetto? Onestamente è difficile da credere. Ma se così non fosse, ciò vorrebbe dire che il Napoli, nella partita più importante della sua storia degli ultimi decenni, dovrebbe giocare in un modo completamente diverso dallo spettacolare modo che gli ha consentito di arrivare ai suoi livelli attuali. E quindi, anche questo è difficile da credere.

Napoli, la sconfitta contro la Roma non mina le certezze

L’imbarazzo tattico che si creerebbe potrebbe davvero essere un enorme problema per Sarri che, d’altra parte, mutatis mutandis, situazione analoga a questa l’ha già vissuta due stagioni fa quando, da Campione d’Inverno, andò a giocarsi lo scontro diretto a Torino da capolista. Ricordiamo tutti come andò: il Napoli non espresse (e quasi represse volontariamente) il proprio gioco cercando di mantenere il pareggio salvo poi essere beffato, in perfetto stile Juve, dal gol finale di Zaza. Affrontare invece lo scontro diretto in svantaggio di 2 punti consentirebbe al Napoli di giocare mentalmente libero, sapendo di avere un solo risultato a disposizione e sapendo di poterlo ottenere solo tramite ciò che sa fare meglio:giocare il calcio tra i migliori di sempre visti in EuropaRiuscirci sarebbe un’impresa epocale che rimarrebbe per sempre nella storia del calcio italiano. E a mio avviso il “DESTINO” e la “STORIA” pretendono che SARRI legittimi totalmente se stesso con questa impresa rappresentata più ancora che dalla VITTORIA in casa della Juve dal SORPASSO in casa della Juve. Chissà quindi che perdere la partita con la Roma non possa essere stato per gli azzurri un bene. Sia per questo potenziale vantaggio tattico, sia per aver forse restituito a tutti la carica necessaria per vivere ad altissima intensità il finale di stagione. Quella carica che già dal fischio finale il popolo azzurro ha dimostrato di avere e di poter dare.

 

Vittorio De Gaetano