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L’Ordine dei Giornalisti si scaglia contro Libero: previste sanzioni

Libero titolo
Ha fatto molto discutere - come d'altronde spesso avviene quando si parla di queto giornale - il titolo in prima pagina di Libero "Comandano i terroni"

Ha fatto molto discutere – come d’altronde spesso avviene quando si parla di queto giornale – il titolo in prima pagina di Libero Quotidiano “Comandano i terroni”. Durante la trasmissione “Si gonfia la rete” il Direttore del giornale Pietro Senaldi ha provato a chiarire meglio la questione, parlando di un titolo provocatorio. Poco dopo, però, il Presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti Carlo Verna ha spiegato, in una dichiarazione riportata dal portale IAmNaples, che saranno previste sanzioni disciplinari in seguito a questo titolo.

L’Ordine dei Giornalisti si scaglia contro Libero dopo il titolo dell’uscita cartacea odierna

Ecco dunque le parole del Presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti dopo l’ennesimo titolo provocatorio di Libero:

“Due modi diversi di voler male al giornalismo e di essere irrispettosi dei cittadini che hanno il diritto di essere correttamente informati. Per il titolo strillato del quotidiano Libero ” Comandano i terroni” e i relativi contenuti, è  stata già predisposta la segnalazione al consiglio territoriale di disciplina. Recentemente il Tribunale di Milano ha confermato, su uno dei tanti brutti titoli di Libero che costituiscono un caso, una sanzione emessa dall’Ordine dei Giornalisti.
Ma è altrettanto inaccettabile il post di Luigi Di Maio che, strumentalizzando la vicenda,  torna a compiacersi per i tagli al sostegno all’editoria. Attendiamo che il premier Conte e il sottosegretario Crimi attivino quel tavolo di ragionamento critico sui tagli all’editoria promesso in diretta dal Presidente del Consiglio durante la conferenza di fine anno.
Imputare le colpe del quotidiano Libero a tutta la stampa libera è purtroppo perfettamente in linea con gli insulti generalizzati per i quali Di Maio è a sua volta atteso da un consiglio di disciplina”
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