La morte di Diego Armando Maradona. Passano i giorni, ma il 25 novembre non passa. Nella memoria di tutti, napoletani, argentini e cittadini del mondo, resta il ricordo del campione dei campioni, il numero 1 del calcio che non vanta simili. Eppure la fine del Pibe de oro non è all’altezza della gloria della sua esistenza. Osannato Diego Armando, venerato come un dio ma la sua fine non segue questa scia, anzi. Di seguito, Il Corriere della Sera racconta dettagli sulle indagini svolte dai magistrati:
CorSera su Maradona – Cuore malfunzionante e farmaci inadatti
“I magistrati Laura Capra, Cosme Irribarren e Patricio Ferrari si riuniscono col procuratore capo e mettono al centro del mirino anche il medico che aveva prescritto gli antidepressivi, prima e dopo l’operazione alla clinica Olivos. Farmaci inadatti, il sospetto: costringevano il cuore di Maradona, pesante il doppio della norma, a 115 battiti/minuto anche nel sonno, quando un malato di coronarie come lui non doveva andar oltre gli 80”.
Emiliana Gervetti
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