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Eriksen, il ct danese Hjulmand è una furia: “Per il Covid si danno 48 ore, noi costretti a decidere…” Intanto l’Aic accoglie l’iniziativa della Figc

Il commissario tecnico Kasper Hjulmand, che si è presentato stamattina nella sala stampa dell’hotel Marienlyst di Helsingor, dove la Danimarca è in ritiro alla vigilia della seconda gara agli Europei contro il Belgio torna sulla decisione della Uefa di far disputare il resto della sfida contro la Finlandia (poi persa 0-1, ndr), dopo il malore subito da Christian Eriksen. Nel frattempo, l’Associazione italiana calciatori “accoglie con favore e condivide l’iniziativa proposta dalla Figc, atta a sensibilizzare i tesserati e dotarli di nuove competenze in materia di primo soccorso e prevenzione, alla luce di quanto accaduto a Christian Eriksen”.

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“Non è stato giusto metterci di fronte al bivio – dichiara in conferenza il ct Hjulmand -, decidere di rientrare in campo o rinviare il match al giorno dopo. Non è corretto dire che noi abbiamo chiesto di giocare, non è stato così. Non c’entra nulla il protocollo, una buona leadership va oltre il protocollo: in caso di Covid avremmo avuto 48 ore di tempo, in caso di arresto cardiaco no. La cosa più giusta sarebbe stata quella di mandarci a casa. Spero questa situazione serva da lezione per il futuro, almeno”. Così l’allenatore della Danimarca alla vigilia della seconda sfida europea contro il Belgio dopo gli attimi drammatici di sabato scorso che hanno coinvolto lo sfortunato Christian Eriksen.

Intanto l’Associazione italiana calciatori (Aic) “accoglie con favore e condivide l’iniziativa proposta dalla Figc, atta a sensibilizzare i tesserati e dotarli di nuove competenze in materia di primo soccorso e prevenzione, alla luce di quanto accaduto a Christian Eriksen”. Cosi’ l’Aic in una nota in cui ricorda che gia’ nel maggio del 2013 l’associazione, dopo la tragica morte in campo di Mario Morosini, organizzo’ il primo corso di Pronto soccorso sportivo per calciatori professionisti. “Grazie all’interessamento dell’allora consulente medico Aic Piero Volpi, oggi medico dell’Inter – sottolinea l’Aic – si svolse quel ‘progetto pilota’, in collaborazione con la Federazione medico sportiva italiana (Fmsi). Vi presero parte, oltre al direttore generale Aic, Gianni Grazioli, i calciatori e consiglieri Aic Marco Amelia (Milan), Giampaolo Bellini (Atalanta), Federico Agliardi (Bologna) e Trevor Trevisan (Padova).

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