SPALLETTI FEDERICO II – Luciano Spalletti è senza dubbio uno dei più bravi allenatori della Serie A, ma per quanto riguarda la comunicazione non ha rivali. Ne sono testimonianza gli stessi calcatori, le interviste rilasciate ogni domenica e quella frase che suona come uno slogan quando si parla del tecnico toscano: “Uomini forti destini forti, uomini deboli destini deboli. Non c’è altra strada”.
Spalletti eccellente comunicatore, alla Federico II ha lasciato tutti a bocca aperta
E allora gli stanno bene i panni da professore, quelli che ha indossato ieri all’università Federico II ospite per il progetto ‘Lo Sport in Accademia’ introdotto nel programma di F2 Cultura da alcuni anni. Una bella esperienza per gli studenti che hanno potuto fare domande all’allenatore del Napoli, sono state condivise alcune riflessioni su schemi di gioco e addirittura gli studenti si sono sbizzarriti a proporre formazioni.
Non sono passate inosservate le sue doti da comunicatore: Spalletti con estrema maestria ha incantato gli studenti napoletani, lasciando loro anche delle frasi piuttosto incisivi che hanno colpito la platea. Ha citato tanti personaggi della storia, anche moto diversi tra loro e fuori dall’ambito calcistico, come Che Guevara e San Francesco.
“Devo andare ad allenarmi; devo fare fatica; voglio essere allenato; voglio essere pronto. O pago il prezzo della disciplina o pago il prezzo del rimpianto”.
Questa, forse, è la frase più iconica della mattinata, riportata anche sulla lavagna. Chissà se Luciano Spalletti l’abbia utilizzata di recente, magari a inizio stagione oppure dopo la partita contro la Fiorentina, per poter risvegliare gli animi degli azzurri al seguito della sconfitta.
“Si ha personalità quando decidiamo che tutto quello che c’è tra noi e l’obiettivo è soltanto un ostacolo da superare a tutti i costi”.
“Devi sapere tutto del tuo ruolo. Devi essere competente. Devi essere credibile. Devi essere un bravo gestore. Devi produrre contenuti. Devi essere per tutti un riferimento costante”.
“Io faccio lo sciamano, provo a costruire l’atteggiamento. Io non tiro a campare, tiro a vivere”.
Ancora, un’ultima frase riportata sempre da Il Mattino, in cui riprende in qualche modo il contenuto sugli “uomini forti” che è diventato quasi uno slogan del suo lavoro. Il tecnico punta tanto sulla motivazione: se non ne hai devi accontentarti di obiettivi più bassi. In altre parole:
“Le persone che non sanno motivarsi da sole si devono accontentare della mediocrità per sempre. Si può non essere Maradona ma occorre dimostrare di avere sangue nelle vene”.
Serena Grande
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