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La Lazio si spegne come un fiammifero, Che Kvara fa la “rivoluzione” LE PAGELLE

Anche se Lazio e Napoli si sono affrontate alla quinta giornata di campionato, la partita era importante per definire ambizioni e forza delle due squadre. Per i padroni di casa, più che mai vicini alle idee del suo allenatore, lo scontro serviva a misurare le ambizioni di vertice. Il Napoli, invece, incontra – dopo l’impegno di Firenze – il primo vero e proprio ostacolo con cui misurarsi. Non è un match normale, non lo sarà mai quando la compagine azzurra sfida Maurizio Sarri, il protagonista indiscusso di un triennio straordinario, ma anche perché arriva dopo il mercato della rivoluzione. Quella completata e rimasta ora senza vuoti da colmare, neanche a difesa dei pali, dove il mancato arrivo di Navas darà a Meret sicurezza, con gerarchie ed ombre da scacciare definitivamente.

La Lazio si spegne come un fiammifero, Che Kvara fa la “rivoluzione” LE PAGELLE

Ogni squadra un pezzo di vita. Ogni anno una tappa verso il suo sogno. Quello che succede negli universi narrativi, che vibrano di densità indecifrabile, ma che riconosci. La vera Lazio sarrista, il Napoli 2.0 di Spalletti, rivoluzionato dal mercato e all’addio ai totem. Sarri conferma in blocco l’undici iniziale della partita pareggiata sul campo della Sampdoria: Luis Alberto titolare per la seconda volta di fila. Gara a specchio sul piano tattico visto che Spalletti si riaffida al 4-3-3. Cinque battiti di orologio e i padroni di casa sono subito avanti: il vantaggio immediato di Zaccagni stordisce il Napoli. La reazione è tardiva, ma al 38′ Kim realizza il pareggio e il suo secondo gol stagionale. Out Lozano dopo uno scontro fortuito con Marusic. Un grande inizio di ripresa con molte occasioni create culmina nel gol di Kvaratskhelia al 61′: è stato interessante vedere come la fluidità posizionale fosse incoraggiata da Spalletti con l’obiettivo di produrre giocate tra le linee e nei mezzi spazi, dove si viaggiava al ritmo di Lobo e di uno strepitoso Anguissa: oltre alle proiezioni sulla trequarti dei due centrocampisti, sono stati frequenti e vorticosi i movimenti di Politano o quelli a venire incontro, sempre tra loro coordinati, di Kvara e Osimhen. I biancocelesti provano a reagire invano e recriminano per un possibile rigore non concesso per fallo di Rui su Lazzari. Il Napoli raggiunge il Milan a quota 11 punti.

TOP

Kvaratskhelia 7.5: Che rivoluzione. Ribalta il match con giocate d’alta classe, colpisce un palo che grida vendetta. Hasta el georgiano, siempre.

Di Lorenzo 7.5: signore degli intercetti. Più vigilante che spingente, ma sempre sull’attenti…

Anguissa 7.5: motore sempre acceso e centrifuga che ripulisce ogni macchia.

Politano 7.5: un po’ l’uomo della svolta, con il collega georgiano. In questo momento merita la titolarità, non ce ne voglia lo sfortunato Lozano.

FLOP

Luis Alberto 5: il mago spagnolo non ha giochi di prestigio pronti questa sera. Si limita a qualche semplice lettura…

Cataldi 5: falloso e poco lucido nella manovra.

Immobile 5: Rrahmani gli mette la museruola. Non arriva mai al tiro.

LAZIO (4-3-3): Provedel 7; Lazzari 6 (84′ Hysaj NG), Patric 6, Romagnoli 6, Marusic 6; Milinkovic-Savic 5.5, Cataldi 5 (dal 75′ Basic 6), Luis Alberto 5 (dal 53′ Vecino 5); Felipe Anderson 5.5 (84′ Cancellieri NG), Immobile 5, Zaccagni 6.5 (dal 53′ Pedro 6.5). All.: Sarri 5.5

NAPOLI (4-3-3): Meret 6.5, Di Lorenzo 7.5, Rrahmani 7, Kimk Min-jae 7, Mario Rui 7 (dal 92′ Olivera NG), Anguissa 7.5, Lobotka 7 (dal 92′ Ndombele NG), Zielinski 6.5 (dal 68′ Elmas 6.5), Lozano 6 (dal 49′ Politano 7.5), Osimhen 6.5, Kvaratskhelia 7.5 (dal 68′ Raspadori 6). All.: Spalletti 7.

Andrea Fiorentino

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