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Natale e una notte che porterà consiglio (si spera). Perché così non si va avanti

Napoli spento, con poche idee, troppo nervoso. Mazzarri non pare avere la squadra in mano. Sconfitta pesante e nel complesso meritata. Anche a parità di uomini le parate migliori le aveva fatte il portiere partenopeo.

Natale e una notte che porterà consiglio (si spera). Perché così non si va avanti

Decidono le reti di Pellegrini e Lukaku che condannano un Napoli stanco, nervoso e penalizzato dalle espulsioni di Politano e Osimhen nella ripresa. Per Mazzarri un’altra serata da dimenticare dopo il poker subito al Maradona in Coppa Italia contro il Frosinone martedì.

Un bivio a ridosso di un Natale che rischierebbe di diventare non molto sereno. Partita molto tesa all’Olimpico, molti gialli sveltolati da Colombo. Il nervosismo la fa da padrone, la solidità difensiva (sugli scudi Juan Jesus e Alex Meret per gli ospiti, la linea giallorossa ampiamente promossa) fa il resto. La Roma detiene il maggior numero di occasioni, su tutte la conclusione di Bove che scheggia il montante sopra Meret e dello stesso giallorosso ben ipnotizzato dal portiere azzurro. Napoli a dir poco evanescente davanti, in ombra il duo Osimhen-Kvara.

Chiude meglio il primo tempo la squadra di Mazzarri, quantomeno sul controllo del gioco e dei ritmi proposti da un match sin dai suoi primi minuti apparso estremamente rognoso. E la ripresa si riapre sulla falsariga della prima frazione, con la differenza che la compagine tricolore comincia anche a calciare verso la porta: Zielinski e Kvara ci provano, ma entrambi i tentativi sono telefonati, facili da ricevere per Rui Patricio.

Il Napoli sembra crescere, ma poi al 20’ la partita cambia: Politano riparte in velocità e viene cinturato da Zalewski, che poi colpisce con un calcetto. L’arbitro non ha esitazione, giallo per il laterale polacco e rosso diretto per l’azzurro, che paga una ingenuità clamorosa a carissimo prezzo. Mourinho prova a dare la scossa con un triplo cambio offensivo: fuori Zalewski, Paredes e Belotti, dentro El Shaarawy, Pellegrini e Azmoun.

Preludio al vantaggio dei padroni dell’Olimpico, in modo anche abbastanza fortuito, grazie ai nuovi innesti. Azmoun difende palla, si gira e calcia, sulla carambola finisce El Shaarawy che cicca il tiro al volo, ma “disegna” un assist involontario per Pellegrini che gira al volo e fulmina il portiere azzurro.

Ma al peggio non c’è mai fine e Osimhen rimedia il rosso, lascia la squadra in 9 e chiude malissimo quella che doveva essere la sua giornata, dopo la firma sul nuovo contratto.

Col Napoli tutto sbilanciato avanti e al tentativo disperato di rimettere sui binari un match sciagurato, Lukaku mette il punto esclamativo al successo giallorosso in contropiede. Per il Napoli è la sesta sconfitta in campionato che allontana ulteriormente il quarto posto. Avere sperato di vivere di rendita è stato un altro passo falso imperdonabile e a questo punto, come in un domino, i tasselli sono caduti ad uno ad uno.

Natale, gli spiriti, morale della favola – senza scomodare troppo Charles Dickens – è dare una svolta al presente, altrimenti il futuro non promette nulla di buono. Mazzarri la perde in 10, però la gioca male in 11… la squadra tiene palla, ma non sa cosa farne. È stato chiamato per aggiustare il Napoli, non per condurlo dove stava già andando. È proprio ora di fare qualcosa. A questo punto, se fossi in lui, uscirei dagli equivoci, pur “irridendo” De Laurentiis. Meglio sbagliare in proprio e non per conto di terzi.

TABELLINO E PAGELLE

ROMA (3-5-2) – Rui Patricio 6; Mancini 6.5, Llorente 6, Ndicka 6.5; Kristensen 5.5 (75′ Celik 6), Cristante 6.5, Paredes 6 (71′ Azmoun 6), Bove 6.5, Zalewski 6 (71′ El Shaarawy 6.5); Belotti 6.5 (71′ Pellegrini 7), Lukaku 6.5. All.: Mourinho 6.5.

NAPOLI (4-3-3) – Meret 7; Di Lorenzo 5.5, Rrahmani 5, Juan Jesus 6 (88′ Natan NG), Mario Rui 5.5 (81′ Zerbin NG); Anguissa 5.5, Lobotka 6 (56′ Cajuste 5), Zielinski 5 (88′ Gaetano NG); Politano 5, Osimhen 6, Kvaratskhelia 5 (88′ Raspadori NG). All.: Mazzarri 5.

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