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FOCUS – Maradona, il vanto di Napoli: tutti i numeri della sua epopea in azzurro

Maradona

25 novembre 2020, la leggenda di Diego Armando Maradona diventa eterna. Ad una settimana esatta dalla scomparsa, il suo ricordo è ancora vivo nel cuore di tutti gli appassionati di calcio e non. Un ricordo destinato ad essere perenne per un campione che ha riscritto la storia del calcio. Condottiero di valori estetici in controtendenza con quelli propri delle potenze che avevano dominato la scena fino a quel momento.

Il Pibe de Oro, l’Hombre del Pueblo o semplicemente Diego, un vero e proprio Dio – come è considerato soprattutto in Argentina e a Napoli – che ha dimostrato, nel bene e nel male, di essere umano. La sua storia non può essere giudicata, ma tramandata per permettere anche a quelle generazioni orfane della visione delle gesta di un genio di comprendere come, nella sua fragilità, ha portato avanti un popolo, quello argentino e napoletano, sul tetto del Mondo. Diego, l’uomo, nei suoi errori ci è affondato in solitudine, nelle sue virtù, al contrario, ha dato voce ai più deboli, visibilità a chi era oscurato dall’ombra pesante della povertà. Partito dall’Argentina, è passato per Barcellona fino ad arrivare a Napoli, la città da cui è iniziato il mito di Maradona.

“Nella pietà che non cede al rancore, madre, ho imparato l’amore”. Parafrasando “Il Testamento di Tito” – nato dalla penna di Fabrizio De André – i tifosi partenopei, nei sette anni in cui Diego ha militato in azzurro, dal 1984 al 1991, hanno davvero imparato l’amore incondizionato. Nonostante tutto. Un sentimento che, ancora oggi, custodiscono gelosamente. Il lascito del Pibe de Oro alla sua Napoli è un mix di trofei, magie, gol e assist: ripercorriamo insieme tutti i suoi numeri in azzurro.

FOCUS – Maradona, tutti i suoi numeri in azzurro: 5 trofei, 115 reti e… nessuna espulsione

7 anni, 259 partite, 22.648 minuti passati con la magli azzurra tatuata sulla pelle. Diego Armando Maradona nella sua epopea azzurra ha portato il Napoli ai vertici del calcio italiano conquistando ben 4 trofei nazionali. Ha portato in alto il nome di Napoli anche in Europa, grazie alla conquista della Coppa Uefa.

Dopo alcuni anni di ambientamento, el diez ha regalato ai tifosi partenopei anni memorabili che hanno portato alla conquista degli unici due Scudetti della storia azzurra (stagione 1986-1987 e 1989-1990). Nel mezzo la grande cavalcata europea culminata con la vittoria della Coppa Uefa (l’attuale Europa League). La stagione della conquista del primo campionato fu memorabile per Diego che condusse il Napoli ad uno storico double – fino a quel momento riuscito solo al Grande Torino e alla Juventus – con la vittoria della Coppa Italia. L’ultimo trofeo vinto da Maradona al Napoli è la Supercoppa Italiana, giocata al San Paolo e stravinta (5-1) contro la Juventus di Roberto Baggio.

Un dato curioso riguarda i suoi traguardi individuali. Diego infatti ha raggiunto la gloria personale proprio quando non è riuscito ad ottenere trofei di squadra. Nella stagione 1987-1988, perde clamorosamente il campionato contro il Milan e in Coppa Italia fu eliminato ai quarti di finale dal Torino (4-3 nel doppio confronto). In compenso conquista il titolo di capocannoniere in entrambe le competizioni con 15 reti in Serie A e 6 in Coppa. Un segno che probabilmente denota la straordinaria capacità di Diego di mettersi a disposizione della squadra, ridimensionando il singolo in favore della squadra.

Un altro dato molto importante è quello relativo ai cartellini. In 259 presenze (15° nella storia del club) Maradona ha rimediato solo 15 cartellini gialli e nessuna espulsione. Un indizio che rivela l’enorme correttezza mostrata in campo dal Pibe de Oro e il rispetto continuo nei confronti dell’avversario.

In totale Diego Armando Maradona ha segnato 115 reti con la maglia azzurra ed è il terzo miglior marcatore della storia del club. Il suo record di gol è rimasto intatto fino al 2017, quando viene superato da Marek Hamsik che, a sua volta, viene superato da Dries Mertens nel 2020. Per quanto riguarda gli assist sono 29 in totale (7° nella storia del club). Un dato che però non è sicuro al 100% poiché in quegli anni non si faceva troppa attenzione ai passaggi vincenti. In conclusione, ciò che viene fuori da queste due ultime statistiche è che Diego si è reso protagonista con un gol o un assist ogni 115 minuti, dato abbastanza comunicativo. Praticamente metteva il suo zampino in quasi tutte le partite.

Statistiche che, per quanto importanti, non rivelano a pieno ciò che Maradona è stato per Napoli. Lui più che un semplice calciatore, è considerato dai più un autentico vanto per la città che lo ha amato dal primo giorno, senza mai smettere. Soprattutto ora che la sua scomparsa ha lasciato un vuoto incolmabile nella vita di tutti i tifosi partenopei.

Antonio Del Prete

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